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Articoli lampade led UV: Il principio di funzionamento dei pannelli da crescita a led


La luce bianca ha uno spettro che copre l'intera gamma di frequenza del visibile, con l'aggiunta di raggi UV e infrarossi; le piante però sfruttano soltanto una parte di questa gamma di frequenze, per l'esattezza il rosso e il blu, questi due colori infatti servono per la produzione di clorofilla di tipo A e B (A=fase vegetativa, B= fioritura/maturazione) e quindi per l'attivazione della fotosintesi.

  • La clorofilla di tipo A si attiva con lunghezze d'onda di 430nm (blu-violet) e 662nm (rosso)

  • La clorofilla di tipo B si attiva con lunghezze d'onda di 453nm (blu) e 642nm (rosso)

Grazie alla tecnologia a led, si producono solo le lunghezze d'onda richieste per la pianta, scartando cosi' tutti gli altri colori che non servono per la crescita, consentendo quindi un gran risparmio energetico e dimensioni contenute del gruppo illuminante

le classiche lampade hqi infatti sono di gran potenza, appunto perche' tutta la gamma colori che non serve alla pianta diventa energia sprecata.

  • Spettro Far Red

  • Riprodurre la Luce del Sole

La luce viene emessa dal sole a diverse frequenze e quindi a diverse lunghezze d’onda, che nella loro gamma visibile corrispondono ai colori dell’arcobaleno. Le lunghezze d’onda della luce sono molto piccole e infatti si misurano in nanometri (nm). Ecco l‘effetto sulle piante delle diverse frequenze di luce:

  • 380 – 400 nm. Comincia lo spettro di frequenze visibili dall’occhio umano. La luce ultravioletta dai 285 nm fino a oltre 315 nm aumenta la produzione di resine.

  • 400 – 520 nm. Corrisponde ai viola, ai blu e ai verdi. In questo spettro c’è il massimo assorbimento da parte della clorofilla per la fotosintesi e la crescita vegetativa. I picchi di assorbimento della pianta si trovano a 425 nm e a 475 nm.

  • 520 – 610 nm. Sono i verdi, i gialli, gli arancioni, poco assorbiti dai vegetali.

  • 610 – 720 nm. Qui si trova lo spettro rosso, che viene utilizzato in grande quantità per la fioritura e la maturazione dei frutti. I picchi di assorbimento si trovano fra 625 nm e 675 nm.

Un buon sistema di coltivazione indoor contiene lampade con il maggior numero possibile di frequenze luminose utili, sia per spingere la pianta al massimo delle potenzialità, sia per ridurre i consumi elettrici. In particolare, la giusta lunghezza d’onda in fase di fioritura influenza notevolmente la resa e la qualità dei frutti. Le lampade tradizionali per la coltivazione si fermano alle frequenze del rosso, ma i led di nuova generazione riescono oggi a replicare più fedelmente la luce solare. Alle Porte dell’IR – Vantaggi del FAR RED

Le piante contengono un fotorecettore chimico chiamato fitocromo e direttamente coinvolto nella fioritura, oltre che nella germinazione e nella crescita fogliare. Il fitocromo si differenzia in un primo tipo sensibile alla luce rossa e in un altro sensibile al Far Red e all’infrarosso. Nello spettro di luce fra 720 e 1000 nm si riscontra poco assorbimento da parte della clorofilla, ma forte attivazione del secondo fitocromo che innesca e potenzia fioritura e produzione di resine. Il picco corrisponde alla banda attorno ai 740 nanometri denominata Far Red. Oltre queste lunghezze d’onda l’irradiazione solare consiste in raggi infrarossi e calore puro. Le frequenze Far Red si trovano quindi all’estremo dello spettro visibile verso l’infrarosso, fra i 710 nm e gli 850 nm. Se le piante non ricevono sufficiente luce in questo spettro, il fitocromo non riesce a favorisce la fioritura. Al contrario, una corretta quantità di luce Far Red stimola la produzione di frutti grazie all’attivazione contemporanea dei due diversi fitocromi. Nella luce solare il rapporto fra rosso e Far Red è di circa 1,2:1 e nella coltivazione indoor si consiglia oggi l’utilizzo di lampade che contengono anche lo spettro 740 nm Far Red da abbinare alle frequenze rosse 660 nm. FAR RED e LED di Nuova Generazione

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