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Registrazioni audio o video sui luoghi di lavoro: sono possibili


Il luogo di lavoro è sempre stato assimilato al domicilio. Per cui si è più volte detto che è impossibile registrare una conversazione tanto in un ufficio privato quanto a casa altrui. Ma questa regola ha un’eccezione. Secondo infatti la Cassazione è legittimo registrare di nascosto i colleghi per precostituirsi un mezzo di prova contro il datore di lavoro in una possibile vertenza contro di questi (ad esempio per l’opposizione a un provvedimento disciplinare o l’impugnazione in tribunale del provvedimento stesso). Questo significa, in una sola parola, che è più importante e superiore il diritto costituzionale alla difesa in giudizio che non il diritto (anch’esso di rango costituzionale) della privacy. Né c’è bisogno che la causa contro l’azienda sia già in corso. Secondo infatti la Cassazione, la registrazione video o audio può essere rivolta ad acquisire le prove per un processo che si ha solo intenzione di intentare ma che non è stato ancora avviato. Questo comportamento, dunque, non può essere considerato reato, ma anzi costituisce l’esercizio di un diritto.

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